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La riconciliazione bancaria serve a verificare la coincidenza tra saldo del conto di contabilità e saldo contenuto nell’ estratto conto emesso periodicamente dalla banca.
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Spesso il cliente registra l’operazione in un momento differente rispetto alla banca: dal confronto si rilevano ed, eventualmente, si eliminano gli errori che ne scaturiscono.
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Le operazioni ai fini della riconciliazione bancaria possono essere distinte in tre diverse categorie:
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- Operazioni che risultano sia dall’estratto conto che dalla contabilità: le operazioni sono registrate correttamente e, in tal caso, per esse non si pone alcun problema;
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- Operazioni che non risultano dall’estratto conto ma risultano dalla contabilità dell’impresa; in questo caso la differenza può essere causata da :
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– un errore di registrazione che, una volta accertato, deve essere eliminato con una rettifica operata in contabilità;
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– un’operazione già registrata dall’ impresa ma non ancora dalla banca (ad esempio, nel caso tipico del pagamento di un fornitore a mezzo assegno; l’operazione è registrata dall’ impresa nel momento dell’ emissione dell’ assegno, mentre la banca registra l’ operazione quando il beneficiario ne richiede il pagamento).
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In tal caso l’impresa può scegliere di procedere alla modifica della data o limitarsi a controllare che l’assegno risulti sull’estratto conto successivo.
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- Operazioni che non risultano dalla contabilità dell’ impresa ma risultano dall’ estratto conto: in questo caso, molto probabilmente, l’ impresa ha omesso di effettuare la registrazione di un’ operazione relativa alla banca (invece, in caso di errore commesso dalla banca, occorre rivolgersi all’ istituto di credito per contestare la correttezza dell’ estratto conto).
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Team Giobby